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LA REMUNERAZIONE DELLA MALATTIA PER LE COLF E BADANTI.

Ultimo Aggiornamento: 14/11/2011 23:26
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Post: 317
Città: MONREALE
Età: 56
Sesso: Femminile
14/11/2011 23:26

Buona sera, scusate la domanda: sono una colf e sono stata ammalata, ma senza nessuna retribuzione, è giusto o mi spetta qualcosa? Grazie.

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Come primo dovere, il datore di lavoro, una volta ricevuto il certificato medico entro 2 giorni dall'inizio della malattia fatto emettere dal lavoratore entro il giorno successivo al verificarsi dell'evento, avrà l'obbligo di mantenere il posto di lavoro per un periodo di tempo variabile in base all'anzianità di servizio della colf e /o badante, sia questa convivente che non convivente. Il periodo di conservazione del posto di lavoro equivale a:
- 10 giorni in caso di contratto di collaborazione domestica (sia convivente che non convivente) con anzianità inferiore a 6 mesi;
- 45 giorni in caso di contratto di collaborazione domestica con anzianità di servizio compreso tra i 6 mesi ed i 2 anni;
- 180 giorni se l'anzianità di servizio della colf è superiore a 2 anni.
Oltre l'obbligo di mantenimento del posto di lavoro, il datore di lavoro è poi obbligato a remunerare la malattia garantendo un salario coincidente al 50% della retribuzione globale di fatto per i primi 3 giorni di calendario e pari al 100% della retribuzione globale di fatto per un numero di giorni pari a:
- 8 giorni di calendario complessivi nell'anno per anzianità di servizio inferiore a 6 mesi;
- 10 giorni complessivi di calendario nell'anno per anzianità di servizio compresa tra 6 mesi e 2 anni;
- 15 giorni complessivi di calendario nell'anno per contratti di lavoro con anzianità di servizio superiore a 2 anni.

Per quanto riguarda le FERIE:
Colf e badanti hanno diritto a ventisei giorni di ferie ogni anno: le parti decidono concordemente quando saranno fruite, ma non possono essere spezzettate in più di due periodi nel corso dell’anno. Se vi è accordo, però, le parti possono scegliere una soluzione più flessibile e considerare, in alternativa, di ripartire cinquantadue giorni ogni biennio. Questa è la soluzione più comoda soprattutto per i domestici stranieri, che magari rinunciano alle ferie il primo anno per godere di molte settimane libere l’anno dopo per tornare a casa.
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