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Il Reddito di inclusione (REI)

Ultimo Aggiornamento: 11/11/2017 11:26
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Età: 56
Sesso: Femminile
17/10/2017 15:24

Il reddito di inclusione Rei prende forma con la pubblicazione definitiva nella Gazzetta Ufficiale del 13 ottobre 2017 del Decreto Attuativo della nuova misura di contrasto alla povertà. Dal primo gennaio 2018, l’avvio per tutti quei nuclei familiari con i requisiti di legge. Il REI andrà a sostituire le attuali misure previste come Sia (Sostegno per l’inclusione attiva) e l’ASDI (Assegno di disoccupazione) creando un unico sistema a contrasto della povertà. In cosa consiste il nuovo reddito di inclusione (REI) Il Rei, è il nuovo reddito di inclusione previsto per le famiglia più disagiate a partire dal prossimo primo gennaio 2017. Si tratta, di una misura nazionale per il contrasto alla povertà, ovvero di un contributo economico fino a 485 euro e per un periodo non superiore ai 18 mesi. REI, Requisiti economici In fase di sperimentazione sarà concesso in prevalenza ai nuclei familiari che presentino i seguenti requisiti economici di legge: Residenza in Italia e in via continuativa per un periodo di almeno due anni. Isee del nucleo familiare non superiore ai 6000 euro. ISRE sempre del nucleo familiare non superiore ai 3000 euro. Compresi nella valutazione economica per l’accoglimento della domanda sul Rei, anche i valori del patrimonio mobiliare e immobiliare. Il primo, non deve superare la soglia dei 6000 euro, mentre ad eccezione della casa di abitazione, il valore immobiliare non dovrà essere superiore ai 20000 euro. Reddito di inclusione REI, Requisiti familiari Per poter accedere al sussidio, il nucleo familiare deve avere al suo interno almeno uno dei seguenti soggetti: minorenne; persona con disabilità e di almeno un suo genitore o un suo tutore; donna in stato di gravidanza accertata (se questo è l’unico requisito la domanda può essere presentata non prima di quattro mesi dalla data presunta del parto). un componente che abbia compiuto 55 anni con specifici requisiti di disoccupazione.
Altri requisiti Per accedere al REI è infine necessario che i componenti del nucleo familiare NON:
siano percettori di NASpI o altri ammortizzatori sociali per la disoccupazione;
possiedano autoveicoli e/o motoveicoli immatricolati la prima volta nei 24 mesi antecedenti la richiesta (esclusi quelli in favore delle persone con disabilità);
possiedano navi e imbarcazioni da diporto.
Il focus del Ministero del Lavoro sulle modalità di attivazione del nuovo Reddito di inclusione
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, ha pubblicato la notizia del nuovo Reddito di inclusione (REI) come nuova e unica misura per il contrasto alla povertà anche nelle sue pagine ufficiali. In questo modo, gli interessanti potranno subito avere accesso al Decreto Legislativo numero 147 del 15 settembre 2017 contenente le nuove misure in merito. Si precisa, che dal primo dicembre 2017, sarà possibile per tutte le famiglie in possesso dei requisiti di legge, richiedere il Rei presso il proprio comune di Residenza. Inoltre, dal primo gennaio 2018, il Rei sarà l’unico sostegno a contrasto per la povertà. Sostituirà, infatti, le misure ad oggi presenti come il Sia (Sostegno per l’inclusione attiva) e l’ASDI (Assegno di disoccupazione).
Pubblicato anche un Focus sul nuovo reddito di inclusione con importanti informazioni rispetto a:
Destinatari con riferimento a requisiti di residenza e soggiorno, familiari ed economici. Ulteriori requisiti per accedere al nuovo Rei come assenza di ammortizzatori sociali da parte di ciascun componente del nucleo familiare.
Con riferimento ai requisiti familiari, come detto sopra, è necessario ai fini della presentazione della domanda a partire dal prossimo primo gennaio 2018, che il nucleo familiari presenti determinate condizioni, come la presenza di un minore, la presenza di una persona con disabilità, di una donna in stato di gravidanza accertata o di un disoccupato con i requisiti di legge e almeno 55 anni di età. Prossime tappe del nuovo reddito di inclusione Il nuovo reddito di inclusione in vigore dal primo gennaio 2018, si comporrà di due parti per favorire un reale sostegno alle famiglie disagiate. Un primo beneficio economico che va da ​187 fino ad un massimo di 485 euro e versato alle famiglie mensilmente con una carta di pagamento elettronica. Seguirà, l’attivazione di un progetto personalizzato per favorire il superamento della condizione di povertà. E’ necessario produrre una attestazione ISEE in corso di validità per dimostrare i requisiti economici per accedere al sostegno. Si dovrà sottoscrivere, anche un Progetto personalizzato con attività specifiche che dovranno essere svolte dalla famiglia per il superamento della condizione di povertà. L’importo riconosciuto mensilmente alla famiglia come sostegno, può variare in base al numero dei componenti per un massimo di 485 euro e su base mensile. E’ concesso per un periodo massimo di 18 mesi, con eventuale rinnovo di un anno. In questo caso, è necessario che siano presenti ancora i requisiti di legge per il reddito di inclusione.
Reddito di inclusione REI, quanto spetta: ​
Componenti nucleo......​Importo mensile ​1 ​187, 50 € ​2 ​294, 50 € ​3 ​382, 50 € ​4 ​461,25 € ​5 ​485,41 €
La domanda per il REI sarà soggetta al vaglio dell’attestazione Isee. Il nucleo, in sostanza, dovrà presentare determinati livelli, sia patrimoniali che di reddito, non superiori a delle soglie prestabilite. Nello specifico: un valore Isee non superiore a 6.000 euro, un valore dell’Isr non superiore a 3.000, un valore del patrimonio immobiliare, senza contare la casa di abitazione, non superiore a 20.000 euro, e per finire un valore del patrimonio mobiliare non superiore a 6.000 (soglia però accresciuta di 2.000 euro in determinati casi).
Attenzione quindi a non fraintendere! Tali requisiti sono fra loro complementari, non alternativi, devono cioè verificarsi contemporaneamente per avere diritto al REI. Una famiglia che invece presentasse tutti i valori in regola tranne, ad esempio, un Isr pari a 4.000 euro, già ne sarebbe esclusa.
Oltretutto, se si dovessero già percepire delle prestazioni di assicurazione sociale per l'impiego (NASpI) o altri ammortizzatori sociali di sostegno al reddito, o si dovessero possedere degli auto/motoveicoli immatricolati nei 24 mesi antecedenti alla richiesta (fatta eccezione per quelli destinati ai disabili), navi o imbarcazioni da diporto, il beneficio non spetterebbe.

Fatti salvi i requisiti economici, c’è poi da fare i conti con quelli extra-economici.
Devono cioè ricorrere delle condizioni in assenza delle quali l’assegno non sarà “staccato”. Per l’esattezza, quindi, è necessaria all’interno del nucleo la presenza di almeno una delle seguenti persone:

un minorenne;
un disabile più un suo genitore o tutore;
una donna in stato di gravidanza accertata;
un componente che abbia compiuto 55 anni con specifici requisiti di disoccupazione.

Passata questa selezione, l’assegno verrà erogato con cadenza mensile (per 18 mensilità rinnovabili) e il suo importo varierà a seconda della quantità dei membri del nucleo.
Le tabelle ministeriali indicano ad esempio un beneficio massimo mensile pari a 382,50 euro per un nucleo di tre persone. “Beneficio massimo” significa in pratica che i 382,50 euro saranno erogabili solo in presenza di un tetto Isee non superiore a una certa soglia, per l’esattezza 4.590 euro in riferimento a tre persone. Viceversa, se l’Isee di quel nucleo dovesse raggiungere i 5.100 euro, quindi superiore a 4.590 ma assestato entro la soglia limite dei 6.000, il diritto al REI non decadrebbe, ma l’assegno non verrebbe erogato nella misura massima di 382,50 euro prevista per i nuclei da tre presone. Questo per dire, in estrema sintesi, che la prestazione economica non avrà dei valori fissi, ma verrà parametrata in virtù di una certa scala di valori.



Fonte: www.lavoroediritti.com/....https://www.mycaf.it/)
[Modificato da magiadimaglia 11/11/2017 11:26]
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