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24 aprile 2024

Anche quest'anno: Come funziona la Social Card Dedicata a Te 2024

 


Chi può ricevere la Social Card Dedicata a Te

Nel 2024 possono ricevere la social card quelle famiglie che si trovano in una situazione economica più svantaggiata, con priorità a chi ha figli piccoli. Questo strumento infatti viene erogato sulla base delle decisioni prese dall’INPS e dai Comuni specifici, non è possibile richiederlo in modo diretto.

Nell’erogazione della carta vengono quindi tenuti in considerazione alcuni requisiti:

  • ISEE del nucleo familiare, che deve essere minore di 15.000 euro;
  • Iscrizione all’Anagrafe dei cittadini residenti presso il Comune di riferimento;
  • Il nucleo familiare deve avere almeno un figlio a carico.

La misura quindi è destinata in modo particolare alle famiglie che hanno figli, non viene invece garantita ai soggetti single oppure alle coppie senza figli. Dato che saranno l’INPS e i Comuni a decidere chi dovrà riceverla, non è possibile presentare una richiesta di accesso alla card.

Nella distribuzione sarà data priorità alle famiglie ritenute più bisognose, ovvero a quelle in cui sono presenti figli molto piccoli o in cui ci sono situazioni di particolare fragilità.

Chi non potrà ricevere la Social Card Dedicata a Te 2024

Chi non rientra nei requisiti qui indicati non potrà accedere alla social card. Tuttavia non è detto che anche chi li rispetta vedrà arrivare questo strumento: la decisione spetta sempre all’INPS e ai Comuni in base a determinati fattori prioritari.

Saranno invece esclusi del tutto da questo strumento coloro che ricevono altri tipi di indennità economiche, ad esempio i percettori di Naspi o DIS-COLL, l’Assegno di Inclusione o la cassa integrazione guadagni, oppure il Supporto Formazione e Lavoro.

Come funziona la Social Card Dedicata a Te 2024

Andiamo a vedere da vicino qual è il vantaggio economico garantito da questa social card. Per il 2024 si parla di una erogazione in denaro di 460 euro per la famiglia beneficiaria, una somma che si potrà utilizzare per acquistare beni ritenuti di prima necessità.

Pensiamo a prodotti alimentari o per la prima infanzia, ma anche benzina e carburanti in generale, oppure abbonamenti ai mezzi pubblici di trasporto. La Carta Dedicata a Te non si potrà invece utilizzare per prodotti che esulano da queste tipologie e vengono esclusi gli alcolici. Anche i farmaci sono esclusi da questa carta.

Dal momento in cui verrà pubblicato il decreto attuativo, passerà ancora un certo periodo di tempo in cui l’INPS e i Comuni decideranno come distribuire effettivamente queste somme.

Quante risorse ci sono per la Carta Dedicata a Te 2024

Per il 2024 sono state messe a disposizione dalla manovra del governo alcune risorse aggiuntive per la misura, per cui si può dire che quest’anno i fondi saranno maggiori.

Social Card Dedicata a Te: come averla nel 2024

Per ricevere la nuova carta risparmio spesa bisogna essere selezionati dall’INPS, che lavorerà insieme ai Comuni. Questo vuol dire che non è possibile presentare una richiesta per accedervi. Risulta invece importante calcolare l’ISEE del nucleo familiare per rientrare nei parametri richiesti.

Una volta che il nucleo familiare viene scelto per ricevere la carta, bisognerà ritirarla e utilizzarla entro una certa scadenza.

Anche se si attendono i dettagli con il decreto attuativo, si può ipotizzare che questo passaggio funzionerà come lo scorso anno: la carta si dovrà ritirare presso un Ufficio Postale presentando i propri documenti e la comunicazione ricevuta dal Comune di residenza.


Fonte: lavoro e diritti.com

21 aprile 2024

Istanze per l'erogazione del contributo per superamento/eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati

 Istanze per l'erogazione del contributo per superamento/eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici privati 

Di cosa si tratta » 

un contributo per eseguire i lavori per eliminare le barriere architettoniche negli edifici privati dove risiede una persona con disabilità. Il bando prevede la formazione di una graduatoria finanziata con fondi nazionali; le domande vengono ordinate in funzione della gravità della disabilità (totale o parziale comprovata da certificato di invalidità) e per data di presentazione della domanda.

 Come funziona 

1. Fai un preventivo di spesa. 2. Presenta la domanda su apposito modulo (in bollo da € 16,00). 3. Istruttoria del Comune per la verifica dei requisiti, compreso eventuale sopralluogo tecnico prima dell'avvio degli interventi. 4. Attendi la graduatoria. 5. Presenta le fatture delle spese.Al termine dei lavori il richiedente avrà l'onere di comunicare la conclusione dei lavori con trasmissione delle fatture e delle relative quietanze. 6. Sarai contattato dal Comune per l’erogazione del contributo, subordinatamente al ricevimento da parte del Comune dei fondi regionali. 

Quando fare la domanda

 Le domande di concessione di contributo per l'abbattimento delle barriere architettoniche ai sensi della L. 13/89 devono essere presentate entro il primo marzo di ogni anno e vengono inserite in una graduatoria in ordine di invalidità (totale - parziale) e di data di presentazione. Le domande presentate dopo il primo marzo rientreranno nella graduatoria dell’anno successivo. In ogni caso si deve presentare la domanda obbligatoriamente prima di dare inizio ai lavori di abbattimento delle barriere architettoniche. 

Chi può fare domanda

 (richiedente) la persona disabile o un suo convivente (a condizione che la persona con disabilità sia a suo carico ai fini fiscali), il tutore, il curatore, l'amministratore di sostegno della persona disabile, i genitori per il minore disabile, i responsabili di centri o istituti per persone disabili. 

Modalità di richiesta del cittadino

 Domanda su modulo prestampato, scaricabile a fine pagina, compilata da parte dell'interessato o del proprietario dell'immobile che ospita l'interessato. Le domande devono essere inviate tramite raccomandata o consegnate a mano presso uno dei due seguenti recapiti: - Assessorato per le politiche di cittadinanza, via Garibaldi 26 - 90133 Palermo - Unità organizzativa Interventi per la disabilità - via Franco Taormina 1 - 90128 Palermo; 

in alternativa possono essere inoltrate tramite pec all'indirizzo liquidazionicittadinanza@cert.comune.palermo.it

 La domanda, in bollo da € 16,00, completa di modulo per l’autocertificazione e nota relativa alla privacy, scaricabile a fine pagina, va inoltrata al Comune previo appuntamento. Documentazione da presentare: 

• domanda su apposito modulo in bollo da € 16,00 • dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante l'ubicazione dell'immobile e gli ostacoli da rimuovere • certificato medico in carta semplice intestata, rilasciato da un qualsiasi medico, nel quale sia chiaramente indicato se le patologie di cui soffre il disabile comportino difficoltà ovvero impossibilità di deambulazione • certificazione (ASL o INPS) attestante l'invalidità totale con difficoltà di deambulazione • preventivo di spesa dei lavori/interventi da realizzare • copia documento d'identità e della tessera sanitaria dei soggetti indicati nell’istanza. • copia del verbale dell'assemblea condominiale (per lavori nelle parti comuni) • benestare del proprietario (se si risiede in affitto) • documentazione fotografica attestante lo stato di fatto A chi va il contributo (beneficiario) Il contributo viene dato alla persona o alle persone che si fanno carico della spesa: alla persona con disabilità stessa o al genitore (per il minore disabile) o tutore o coloro i quali abbiano a carico il disabile (ai sensi dell'art. 12 D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917, al proprietario dell'alloggio se la persona con disabilità vive in affitto; all'amministratore del condominio, se si tratta di un'opera pagata da tutti i condomini (ad esempio l'installazione di un ascensore). In questo caso il contributo viene diviso tra tutti gli inquilini che si fanno carico della spesa. Il beneficiario, se diverso dal richiedente, deve sottoscrivere la domanda, per conferma e adesione (nel caso di lavori nelle parti comuni dello stabile, se le spese sono a carico del condominio, la domanda va controfirmata dall’amministratore di condominio). Agevolazioni fiscali Per i lavori di abbattimento delle barriere architettoniche puoi usufruire anche di specifiche agevolazioni fiscali, inerenti Iva e detrazione Irpef, consultabili nella Guida alle agevolazioni fiscali per disabili curata dalla Agenzia delle Entrate.

TUTTI I DETTAGLI, L'ISTANZA, LE INDICAZIONI....

fonte: COMUNE DI PALERMO

19 aprile 2024

Sport, voucher per i minori: richieste al via dal 26 aprile

 

Sport, voucher per i minori: oltre mille società ammesse, richieste al via dal 26 aprile....

Assessorato/Ufficio: Presidenza della Regione

Pronti per essere erogati i voucher della Regione Siciliana per la pratica sportiva nel 2024. Sono destinati ai minori dai 6 ai 16 anni per l'iscrizione e la partecipazione alle attività di associazioni e società dilettantistiche siciliane affiliate a federazioni o enti riconosciuti dal Coni (Comitato olimpico nazionale italiano) oppure dal Cip (Comitato italiano paralimpico). Oltre mille le realtà a cui sarà possibile richiedere il contributo a partire dal 26 aprile. 

L'iniziativa, promossa dalla Presidenza della Regione Siciliana, è al suo secondo anno. È stata riproposta per garantire il diritto allo sport per tutti e contrastare l'abbandono della pratica motoria da parte dei minori delle famiglie siciliane meno abbienti e supportare, al contempo, le organizzazioni sportive che svolgono attività di carattere sociale sul territorio.

Alla manifestazione di interesse per il 2024 hanno aderito 664 associazioni con sede in Sicilia affiliate al Coni o al Cip che si sono aggiunte a quelle che hanno partecipato nel 2023, inserite d’ufficio tra quelle aderenti, per un totale di 1129 realtà ammesse. 

Il voucher, da concedere prioritariamente ai nuovi praticanti residenti in Sicilia per un massimo di sette mesi, è comprensivo della quota di iscrizione e assicurazione e ha un valore di 50 euro mensili. Può essere speso nel corso del 2024 per i corsi e le attività proposte dalle società aderenti all'iniziativa. L'agevolazione può esser richiesta per i minori il cui nucleo familiare d'appartenenza ha un Isee 2022 non superiore ai 12 mila euro.

Per quest'anno la misura ha un plafond di 3 milioni di euro, stanziati nell'ultima Finanziaria regionale e ripartiti a livello provinciale sulla base dei dati Istat della popolazione giovanile compresa tra i 6 e i 16 anni. 

Le famiglie potranno fare la richiesta del voucher direttamente alle società e alle associazioni sportive ammesse, entro dieci giorni dalla pubblicazione dell'Avviso del dipartimento regionale dello Sport nella Gazzetta Ufficiale della Regione Siciliana, prevista per il 26 aprile 2024. Info e dettagli a questo link:

-sostegno-alle-attivita-sportive-43


fonte: Assessorato/Ufficio: Presidenza della Regione

5 aprile 2024

"UN.I.CIV. Unione invalidi civili" da il via ad un importante progetto di inclusione: “Inclusione digitale, oltre ogni barriera un luogo per tutti”

 "UN.I.CIV. Unione invalidi civili"
da il via ad un importante progetto di inclusione:

“Inclusione digitale, oltre ogni barriera un luogo per tutti”, presentato oggi presso Ibis Hotel di Palermo, organizzato da Anna Alaimo segretario Uniciv (Unione invalidi civili provinciale di Palermo) a cura della vice responsabile provinciale Uniciv Maria Concetta Ciaramitaro e Giorgia Mancuso alla presenza del segretario provinciale FNA Palermo Piero Feroce, il responsabile unità operativa complessa Inps Camillo Scaduto, l’assessore alle finanze del comune di Monreale Luigi D’Eliseo, Eleonora Virga di Savise Express.
Si è discusso che ad oggi soltanto il 21% dei cittadini ha un livello di alfabetizzazione digitale sufficiente e che invece sempre più viene chiesto e in diversi ambiti una certa autonomia quindi è fondamentale non lasciare nessuno indietro se si vuole davvero uno sviluppo concreto della società per ridurre le disuguaglianze, le fragilità nonché il divario digitale.


articolo pubblicato su 
PalermoToday
Palermo news 24
Sicilmedtv.it
Siciliaunonews


20 marzo 2024

Per le famiglie con figli a carico vi sono tanti aiuti e agevolazioni che si possono richiedere dal 1° gennaio 2024

 Per le famiglie con figli a carico vi sono tanti aiuti e agevolazioni che si possono richiedere dal 1° gennaio 2024. Lo Stato rende disponibili aiuti economici e sussidi che coprono tutto il periodo di crescita dei figli, dalla gravidanza e nascita, fino alla frequenza della scuola e dell’università. Le famiglie con bambini possono ottenere supporti concreti alla genitorialità e per garantire il mantenimento della prole, aiuti potenziati anche dalla Legge di Bilancio 2024.

Ecco nel dettaglio quali bonus figli sono attivi e disponibili nel 2024.

ASSEGNO UNICO UNIVERSALE

La misura per eccellenza per le famiglie è l’Assegno Unico Universale Figli, il sussidio economico riconosciuto a chi ha figli, erogato dal 7° mese di gravidanza fino al 21° anno di età del figlio a carico, potenziato dal 2023 a più riprese. Nei casi di figli maggiorenni, questo “bonus figli fino a 21 anni”, spetta se i figli sono a carico e poi, dopo il 21° anno nelle stesse condizioni, si ha diritto alle detrazioni figli a carico. Nel 2024, con la Legge di Bilancio 2024, sono state confermate tutte le maggiorazioni assegno unico figli previste dalla Manovra 2023.  

BONUS ASILO NIDO POTENZIATO

Tra i bonus figli vi è anche il bonus asilo nido, potenziato dalla Legge di Bilancio 2024. In sostanza, dal 1° gennaio il bonus asilo nido è stato potenziato con la possibilità di ottenere un voucher extra a partire dal 2° figlio. Nel 2024, quindi, le famiglie con ISEE fino a 40.000 euro possono richiedere l’aiuto economico che prevede l’erogazione di un contributo di massimo 3.600 euro per sostenere le spese per le rette degli asili nido.

BONUS MAMME PUBBLICA AMMINISTRAZIONE

Il bonus mamme nella Pubblica Amministrazione è uno sgravio contributivo pari al 100% dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici, volto a sostenere le impiegate del settore pubblico. Grazie a questa esenzione la quota dei contributi a carico delle lavoratrici PA, pari a circa il 9,19%, non viene decurtata dallo stipendio ma viene coperta dallo Stato, il che si traduce in un aumento della busta paga.

BONUS UNIVERSITÀ PRIVATE

Il Bonus Università private consiste in una detrazione fiscale da indicare nella dichiarazione dei redditi 730 / 2024 il cui importo varia in base all’area disciplinare e alla zona geografica dell’Ateneo privato scelto. È riconosciuto sia per corsi di laurea, sia per dottorato e master universitari di primo e secondo livello. Questo aiuto mira a promuovere l’accesso all’istruzione superiore privata e a sostenere gli studenti nel perseguire i propri obiettivi accademici.

BONUS UNIVERSITÀ

Tra i bonus per figli attivi nel 2024 c’è anche l’esonero totale dal pagamento del contributo omnicomprensivo annuo per gli studenti universitari (il contributo per l’iscrizione). Introdotto dal Decreto del Ministro dell’università e della ricerca del 3 agosto 2021, n. 1014, è rivolto agli studenti appartenenti ad un nucleo familiare con ISEE non superiore a 22.000 euro. Previsto anche l’esonero parziale a beneficio degli studenti in nuclei con ISEE superiore a 22.000 ma non eccedente i 30.000 euro. La misura viene graduata in maniera decrescente dall’80% al 10% della riduzione in base alla fascia ISEE definita nel Decreto. 

CONTRIBUTI GENITORI MONOREDDITO O DISOCCUPATI FIGLI DISABILI

Disponibile nel 2024 anche il contributo fino a 500 euro mensili in favore di genitori senza occupazione, soli o monoreddito con figli affetti da disabilità. Le domande sono aperte tutti gli anni dal 1° febbraio a fine marzo. 

AIUTI PER LA GENITORIALITÀ

Anche nel 2024 sono stati confermati, in fatto di sostegno per le famiglie che hanno figli, i cosiddetti “aiuti per la genitorialità”. Tra questi ricordiamo il congedo parentale. Stiamo parlando del periodo di astensione dal lavoro facoltativo concesso ai genitori (madre e padre) per prendersi cura del bambino nei suoi primi anni di vita.

Tale congedo è stato potenziato con la Legge di Bilancio 2024, con la possibilità di richiedere due mesi indennizzati all’80% (al posto di uno solo, richiedibile nel 2023). Il congedo parentale è una scelta libera (ecco perché si parla di congedo facoltativo, a differenza del congedo di maternità obbligatoria o del congedo di paternità per la nascita del figlio, che sono obbligatori) e per un periodo indennizzata dall’INPS. Poi, sono attivi anche l’assegno di maternità dello Stato, l’assegno maternità Comuni, la tutela per la maternità per i lavoratori dello spettacolo, nonché l’indennità di maternità e paternità per autonomi e liberi professionisti.

Non dimentichiamo che è attivo anche il congedo di paternità alternativo che consiste nell’astensione dal lavoro del padre, in alternativa al congedo di maternità obbligatoria ed è fruibile solo al verificarsi di specifiche condizioni ed eventi gravi. Tutte queste misure, vale la pena chiarirlo, sono valide anche per il 2024.

ASSEGNO DI INCLUSIONE

Dal 1° gennaio 2024, con l’abolizione del Reddito di Cittadinanza, arriva l’Assegno di inclusione. Si tratta di una misura nazionale di contrasto alla povertà, alla fragilità e all’esclusione sociale delle fasce deboli. L’ADI ha un valore che può variare da un minimo di 480 euro annui ad un massimo di 6.000 euro annui moltiplicato per il parametro della scala di equivalenza a cui si può aggiungere al massimo 3.360 euro annui in caso di affitto. Si rivolge ai nuclei familiari che hanno al loro interno almeno un disabile, o un minore, o un anziano con più di 60 anni o chi è in situazioni svantaggiate. Il beneficio aumenta se in famiglia sono presenti solo over 67, nonché altri familiari disabili gravi, inoltre è compatibile e si integra con l’Assegno unico universale.  

ESENZIONE PAGAMENTO TICKET SANITARIO

Possiamo aggiungere ai bonus figli anche il diritto all’esenzione del ticket sanitario. Infatti, tale esenzione può essere chiesta in base a determinate soglie di reddito che corrispondono a ISEE molto bassi.

La misura – tra gli altri casi – può essere richiesta per bambini di età inferiore a 6 anni e in presenza di un reddito familiare inferiore a 36.151,98 euro annui lordi, nonché da persone con più di 65 anni di età, con reddito familiare complessivo massimo di 36.151,98 euro annui lordi annui. La misura, in quanto strutturale, è confermata anche nel 2024.

CARTA ACQUISTI

Nel 2024 rientra tra i bonus figli anche la Carta Acquisti che è accessibile a chi ha ISEE al di sotto dei 15.000 euro. Si tratta della carta di pagamento elettronica, prepagata ricaricabile e gratuita del valore di 40 euro mensili, ricaricata ogni 2 mesi con un accredito di 80 euro. Vale, tra gli altri casi, per i genitori di un bambino minore di 3 anni entro specifici limiti di reddito e ISEE.  

BONUS 2.000 EURO DIPENDENTI FIGLI A CARICO

Nel 2024 è attiva una misura indirettamente a favore di chi ha figli. È il bonus 2 mila euro ai dipendenti con figli a carico. Si tratta di un aiuto per i dipendenti che hanno almeno un figlio, elargito sotto forma di fringe benefit.

Ricordiamo che il Decreto lavoro convertito in Legge aveva innalzato fino a 3.000 euro il limite entro il quale è possibile riconoscere ai dipendenti con figli, beni e servizi esenti da imposte (prima pari a 258,23 euro) fino al 31 dicembre 2023. Poi, la Legge di Bilancio 2024 ha cambiato il limite. Dal 1° gennaio, gli aumenti fringe benefit per chi ha figli passano a 2.000 euro, mentre il limite di esenzione da 258,23 euro passa a 1.000 euro per tutti.

BONUS MAMME IN BUSTA PAGA, SETTORE PRIVATO

Previsto dalla Legge di Bilancio 2024, il bonus mamme 2024, ossia un aiuto per le lavoratrici madri, le quali vengono esentate dal pagamento dei contributi previdenziali a loro carico. Parliamo dei contributi IVS per le dipendenti del settore privato.

Questa esenzione, che ammonta a circa il 9,19%, verrà coperta direttamente dallo Stato, con conseguenti rialzi dello stipendio netto in busta paga. Vale nel caso di lavoratrici madri con almeno due figli e in possesso di specifici requisiti. Operativa dal 1° gennaio 2024, la misura potrebbe essere una svolta in fatto di conciliazione vita lavoro e darebbe aumenti in busta paga alle donne con figli.

BONUS CICOGNA

Per il 2024 è attivo anche il bonus cicogna. Si tratta di un contributo economico di 500 euro erogato a favore dei figli di dipendenti o ex dipendenti di Poste Italiane o dell’ex-IPOST. L’INPS non ha ancora pubblicato il bando per il 2024.

BONUS FIGLI DISABILI 2024

La Legge di Bilancio 2024 ha confermato dal 1° gennaio il bonus figli disabili 2024. Si tratta di un contributo del valore minimo di 1.500 dedicato alle famiglie con figli minori di 3 anni affetti da gravi patologie croniche. L’aiuto economico serve a sostenere forme di supporto domiciliare, nei casi in cui i bambini disabili, per problemi di salute, non possono frequentare gli asili nido e hanno bisogno di assistenza a casa.

INCENTIVI NEO MAMME

Nuovi incentivi per le assunzioni di neo mamme sono stati approvati dalla Legge di Bilancio 2024. Si tratta di agevolazioni per le assunzioni di mamme dedicate alle aziende, nonché sgravi e aiuti inseriti all’interno del cosiddetto “pacchetto famiglia” che si vanno ad aggiungere agli sgravi già attivi. Riconoscendo specifici sconti sui contributi a chi assume, quindi, si punta a incentivare l’avvio al lavoro delle madri.

CONTRIBUTI PER LIBRI SCOLASTICI

Ad aiutare le famiglie contro il rialzo annunciato per il costo dei libri scolastici, anche nel 2024 le Regioni italiane, continueranno a prevedere dei bonus libri di scuola 2024 2025. Il bonus libri scuola è un aiuto erogato sotto forma di contributo economico, voucher o agevolazione per le famiglie che devono sostenere i costi per l’acquisto dei testi scolastici dei loro figli. Il contributo ha un importo variabile e per capire come ottenerlo bisogna rivolgersi alla propria Regione o al Comune di residenza. 

CARTA CULTURA FAMIGLIE SVANTAGGIATE

Nel 2024 è disponibile la Carta Cultura famiglie svantaggiate, anche se non ancora operativa. Questa card realizzata in formato elettronico è dedicata alle famiglie con figli, con ISEE sotto i 15.000 euro, ha un valore di 100 euro e permetterà di acquistare libri, servizi e prodotti digitali entro un anno dal suo rilascio.

Per sapere nel dettaglio cos’è e quando sarà attivata vi consigliamo il nostro focus sulla Carta della Cultura per le famiglie svantaggiate, sempre aggiornato.

AGEVOLAZIONI E DETRAZIONI MODELLO 730

Per i figli sono attivi anche i tanti bonus del modello 730 che si possono inserire nella dichiarazione dei redditi da presentare all’Agenzia delle Entrate nel 2024. Ad esempio, la detrazione per l’affitto degli studenti fuori sede nel limite totale di 2.633 euro, il tax credit istituito per lo svolgimento di attività fisica adattata (AFA). Questa detrazione si affianca a quella per l’attività fisica dei figli per cui l’importo massimo detraibile è pari a 210 euro per ciascun ragazzo, da ripartire tra i genitori.

Poi, nel modello 730 è prevista anche una detrazione pari al 19% delle spese scolastiche sostenute, sia per scuole pubbliche sia per scuole paritarie private. L’importo massimo detraibile è pari a 800 euro per ciascun alunno.

Valgono anche le spese per la frequenza all’università, quelle per l’asilo nido o per i trasporti scolastici, nonché le spese sostenute per le gite scolastiche o la frequenza alle scuole di musica. Ovvero, il cosiddetto bonus musica fino a 1.000 euro. Le detrazioni sono state confermate e arricchite con gli altri sgravi inseriti nella riforma fiscale 2024 o nella riforma IRPEF 2024.


FONTE: https://www.lavoroeconcorsi.com

28 febbraio 2024

Badanti over 80: non si pagano i contributi se ci sono questi requisiti ......

 

Badanti over 80: non si pagano i contributi se ci sono questi requisiti

Niente contributi, per 2 anni, a carico del datore di lavoro che assume badanti che assistono anziani non autosufficienti ultraottantenni.

L’agevolazione avviene in caso di assunzioni o trasformazioni a tempo indeterminato di contratti di lavoro domestico con mansioni di assistente a soggetti anziani. Le persone oggetto di assistenza devono avere un’età anagrafica di almeno 80 anni, e devono essere già titolari dell’indennità di accompagnamentoLa misura prevista dal decreto Pnrr, ha l’obiettivo è favorire la regolarizzazione del lavoro di cura prestato al domicilio della persona non autosufficiente.

L’agevolazione decorrerà dal 1 aprile 2024 fino al 31 dicembre 2025 per un periodo massimo di 24 mesi. È previsto un limite massimo di importo di 3.000 euro su base annua, riparametrato e applicato su base trimestrale, ferma restando l’aliquota di computo delle prestazioni pensionistiche.

E l’Isee?

Il datore di lavoro destinatario della prestazione, si legge, deve possedere un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente (Isee) per le prestazioni agevolate di natura sociosanitaria, in corso di validità, non superiore a 6.000 euroDa chiarire assolutamente che il beneficio non spetta nel caso in cui tra il medesimo lavoratore e il medesimo datore di lavoro o persona del suo nucleo familiare sia cessato un rapporto di lavoro domestico da meno di sei mesi.

Quale copertura?

La copertura degli oneri, pari a 10 milioni di euro per l’anno 2024, a 39,9 milioni per l’anno 2025, a 58,8 milioni per l’anno 2026, a 27,9 milioni per l’anno 2027 e a 0,6 milioni per l’anno 2028, è assicurata, dal programma nazionale Giovani, donne e lavoro 2021-2027.


fonte: GIUSI PINTORI  https://www.uniciv.it/author/segreteria/

15 febbraio 2024

INPS riepiloga le procedura di risposta alle domande dell'Assegno di inclusione: cosa fare in caso di richieste respinte e sospese

 Le richieste di riesame delle domande per l'assegno di inclusione respinte  possono essere inviate a partire dal 27 febbraio prossimo,  data dalla quale saranno disponibili sul sito istituzionale le motivazioni . 

Lo precisa  dall'INPS  nel messaggio 684 del 14 febbraio 2024  in cui riepiloga  le procedura di risposta  alle domande del nuovo sussidio per i nuclei familiari meno abbienti . 

L'istituto ricorda  che per ottenere l'assegno  è necessario sia 

  1. presentare la richiesta all'INPS che
  2. firmare il patto di attivazione digitale PAD 

superando poi i controlli preventivi sul possesso dei requisiti 

L'esito delle domande è disponibile nella procedura gestionale accedendo con le proprie credenziali SPID o CIE o CNS

Di seguito i chiarimenti sui diversi casi che si possono verificare....

 riepilogati anche nell'allegato 1  al messaggio.

Assegno di maternità 2024, pubblicato il bando del Comune di Monreale

 MONREALE – Pubblicato sul sito istituzionale del Comune di Monreale l’avviso per l’assegnazione e l’ottenimento dell’assegno di maternità per l’anno 2024. A renderlo noto il sindaco Alberto Arcidiacono e l’assessore ai Servizi Sociali Sandro Russo.

La domanda di concessione dell’assegno di maternità deve essere presentata dai soggetti aventi diritto, nel termine perentorio di sei mesi dalla data di nascita del figlio o dalla data di ingresso nella famiglia, in caso di affidamento preadottivo o di adozione. Hanno diritto all’assegno le donne residenti nel comune di appartenenza, cittadine italiane o comunitarie o in possesso di permesso di soggiorno.

L’assegno, se spettante nella misura intera, viene corrisposto nell’importo di 404,17 euro mensili (per 5 mensilità pari a 2.020,85 euro) per ogni figlio nato, adottato o in affidamento preadottivo nel corso dell’anno 2024 al netto di eventuali trattamenti previdenziali o economici di maternità già spettanti o percepiti nel periodo di astensione obbligatoria.

Il valore della situazione economica equivalente per le domande relative ai nati nell’anno 2024 è stabilito in 20.221,13 euro. Chi inoltra richiesta non deve essere già beneficiario di trattamenti previdenziali di maternità a carico dell’INPS o di altro ente previdenziale, per un importo superiore al contributo previsto.

Le domande dovranno essere inoltrate, complete di tutta la documentazione, tramite email all’indirizzo promozione.sociale@comune.monreale.pa.it entro e non oltre 6 mesi dalla nascita del bambino o dall’effettivo ingresso del minore in famiglia nel caso di adozione o affidamento.


fonte: https://www.monrealelive.it/

8 febbraio 2024

Malato di tumore: ha diritto all’accompagnamento

Malato di tumore: ha diritto all’accompagnamento?

I pazienti oncologici hanno diritto all’indennità di accompagnamento durante il ciclo chemioterapico.

L’indennità di accompagnamento è una prestazione mensile di importo superiore ai 500 euro che, a differenza della pensione per invalidi totali e dell’assegno mensile di assistenza, prescinde dal reddito dell’invalido.

Il malato oncologico sottoposto a radioterapia oppure a cure ormonali (ormonoterapia) potrebbe invece non avere diritto all’indennità di accompagnamento, a meno che non dimostri la gravità della propria situazione e la conseguente incapacità di deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore ovvero di compiere autonomamente gli atti della vita quotidiana.

Quali sono i diritti di chi assiste un malato oncologico?

Il familiare che si prende cura del malato oncologico riconosciuto portatore d’handicap in situazione di gravità ai sensi della legge 104 ha diritto a 3 giorni di permesso retribuito al mese.

Il familiare convivente di persona in stato di disabilità grave può assentare dal lavoro per un periodo massimo di due anni, anche frazionato nel tempo.

Il beneficio è accordato a tutti i dipendenti, sia pubblici che privati, e spetta innanzitutto al coniuge (a cui sono equiparati la parte di un’unione civile e il convivente di fatto dichiarato al Comune); solo in mancanza del coniuge o in presenza di sue patologie invalidanti che gli impediscono di prestare cure a propria volta, il congedo tocca ai genitori e, ancora in subordine, ai figli.

Il congedo straordinario non può superare la durata complessiva di due anni per ciascuna persona portatrice di handicap e nell’arco della vita lavorativa.

Il familiare che si prende cura del paziente oncologico riconosciuto portatore d’handicap ha inoltre diritto allo spostamento presso la sede più vicina al malato.

Può inoltre rifiutare lo svolgimento di lavoro notturno.

Fonte ed articolo completo:

***  https://www.laleggepertutti.it/672695_quali-sono-i-diritti-di-un-malato-di-tumore?fbclid=IwAR2N9yjrmKhzeu3wFNLyEE6E-frBm0_C_8c_7YMD7vnZpuwAyyV_1mcrOQg

3 febbraio 2024

Indennità per invalidi totali che non possono deambulare autonomamente e per ciechi assoluti

 Lo Stato riconosce agli invalidi determini benefici, tra cui il diritto a percepire un trattamento economico nelle ipotesi di patologie molto gravi. Le principali prestazioni sono costituite dall’assegno mensile di assistenza per gli invalidi parziali (dal 74 al 99%), dalla pensione d’inabilità per invalidi totali e dall’indennità di accompagnamento. Con questo articolo ci occuperemo proprio di quest’ultimo aspetto, cercando di comprendere come ottenere 1.500 euro al mese con l’accompagnamento.

L’indennità di accompagnamento è una prestazione economica riconosciuta dall’Inps alle persone invalide totali (cioè, al 100%) che:

  • non possono deambulare senza l’aiuto di un accompagnatore, oppure
  • non sono in grado di compiere gli atti quotidiani della vita (come vestirsi, mangiare, ecc.).

L’importo dell’indennità di accompagnamento è rivalutato annualmente in base all’inflazione. Per l’anno 2023 è di 527,16 euro, riconosciuto per 12 mensilità.

solamente gli invalidi totali possono ottenere l’indennità di accompagnamento, sempreché sia incapaci di deambulare autonomamente oppure di compiere gli atti della vita quotidiana.

Presupposto fondamentale per ottenere l’accompagnamento, quindi, è il riconoscimento di un grado d’invalidità civile pari al 100%.

A differenza dell’assegno mensile di assistenza e della pensione d’inabilità, l’indennità di accompagnamento è riconosciuta a prescindere dal requisito anagrafico e da quello reddituale: ciò significa che può essere attribuita anche a una persona che è titolare di un elevato reddito personale.

Il pagamento dell’indennità d’accompagnamento è tuttavia sospeso in caso di ricovero a totale carico dello Stato per un periodo superiore a 29 giorni.

Accompagnamento: come avere 1.500 euro mensili?

Per poter percepire un accompagnamento di circa 1.500 euro al mese occorre che il richiedente non solo non sia in grado di compiere gli atti quotidiani della vita o non sia in grado di deambulare da solo, ma sia anche cieco assoluto.

Ai ciechi assoluti è infatti riservato un trattamento economico pari a 959,21 euro (aggiornato al 2023) per 12 mensilità, cumulabile, a determinate condizioni, all’indennità di accompagnamento per invalidi totali. Approfondiamo quanto detto sinora.

Indennità di accompagnamento per ciechi assoluti: requisiti

Per poter percepire l’indennità di accompagnamento per ciechi civili assoluti occorre che il soggetto richiedente sia completamente privo della vista oppure che abbia percezione soltanto della luce o del movimento della propria mano (in buona sostanza, significa che non riesce a vedere oltre il palmo della sua mano).

Al ricorrere di queste condizioni, l’Inps riconosce l’indennità di accompagnamento per ciechi assoluti a titolo di minorazione, indipendentemente dal reddito personale e dall’età.

Accompagnamento: quando si possono avere 1.500 euro mensili?

L’indennità di accompagnamento per ciechi assoluti non è incompatibile con l’indennità di accompagnamento per invalidi totali, purché le due prestazioni economiche siano riconducibili a condizioni patologiche differenti

l’indennità è compatibile e cumulabile con l’indennità di accompagnamento per invalido civile totale, purché i trattamenti siano stati concessi per distinte minorazioni, ognuna relativa a differenti status di invalidità. Deve quindi trattarsi di un soggetto pluriminorato.

Per dirla in altri termini ancora, per avere un accompagnamento di circa 1.500 euro mensili circa occorre che le patologie che conferiscono il diritto al riconoscimento dell’invalidità totale siano distinte dalla cecità, e che quindi da sole impediscano all’invalido di deambulare autonomamente oppure di svolgere da solo gli atti della vita quotidiana.

Al contrario, se la cecità è il problema principale che impedisce all’invalido di poter provvedere autonomamente a sé, allora si avrà diritto solamente all’indennità di accompagnamento per ciechi assoluti.


fonte: L’AUTORE: Mariano Acquaviva

1 febbraio 2024

Sconti sul bollo auto in Sicilia

 

Sconti sul bollo auto in Sicilia, stavolta anche per chi è in regola: cosa fare per ottenerli

 per i ritardatari cronici, c'è lo "Straccia bollo", partono sconti e agevolazioni anche per i contribuenti che rispettano le scadenze. I dettagli:


Uno sconto del 10 per cento sul bollo auto per gli automobilisti siciliani in regola, a cui potrà sommarsi un ulteriore sconto del 10 per cento per i contribuenti che sceglieranno la domiciliazione bancaria della tassa automobilistica.


Sconti per chi è in regola
Lo sconto del 10 per cento sul Bollo auto per gli automobilisti siciliani in regola con i pagamenti è attivo da lunedì 5 febbraio. Il decreto formalizza anche la proroga dei pagamenti delle tasse automobilistiche in scadenza il 31 gennaio: coloro che hanno già versato il bollo, e non hanno annualità pregresse pendenti, possono ottenere agli sportelli Aci il rimborso dello sconto del 10 per cento a loro destinato.

Da lunedì 5 febbraio è possibile pagare nelle delegazioni Aci, nelle agenzie di pratiche automobilistiche autorizzate, nei tabaccai e negli uffici postali, dichiarando di avere già adempiuto ai pagamenti pregressi. Chi ha già provveduto al versamento a tariffa piena può chiedere all’Aci il rimborso del maggior importo corrisposto.

Sarà la Regione a verificare, per ogni beneficiario, la regolarità dei pagamenti delle annualità precedenti. Per fruire dello sconto sul Bollo, i versamenti devono avvenire entro i termini previsti per ciascuna scadenza dei periodi tributari, altrimenti la riduzione non è ammessa.


Lo "Straccia-bollo"

Pronta l’apertura di una nuova finestra per la misura “Straccia bollo”:

 fino al 30 giugno 2024, una volta entrata in vigore la norma con il voto finale di Palazzo dei Normanni, sarà possibile pagare senza sanzioni e interessi gli arretrati del bollo auto in scadenza tra l’1 gennaio 2016 e il 31 dicembre 2022
il decreto dell'assessorato all'Economia definisce anche i criteri per beneficiare nella nuova finestra "straccia bollo", ovvero il saldo degli arretrati senza interessi né sanzioni, estesa dalla Regione fino al primo luglio 2024.

Possono saldare le tasse automobilistiche pregresse senza sanzioni né interessi sia le persone fisiche sia quelle giuridiche. Rientrano nell’agevolazione le posizioni debitorie degli anni 2016-2017-2018-2019-2020 già iscritte a ruolo, a esclusione delle somme già versate all’Agenzia delle Entrate, e gli importi dovuti per gli anni 2021 e 2022 non ancora versati.

È possibile mettersi in regola, entro l'1 luglio 2024, esclusivamente nelle delegazioni Aci o nelle agenzie di pratiche auto autorizzate.

I pagamenti non sono rateizzabili e la ricevuta del versamento attesta la regolarizzazione della posizione tributaria. Per facilitare ulteriormente l'accesso all'agevolazione, la Regione ha esteso la sospensione massiva dell'attività di riscossione dei ruoli coattivi del Bollo fino al 31 agosto 2024.

Nel caso di somme già iscritte a ruolo, sarà la Regione a registrare lo sgravio sulla piattaforma dell’Agenzia delle entrate-Riscossione. In caso di contenziosi in corso, l’adesione all’agevolazione sarà considerata come manifestazione della volontà di rinuncia alla causa tributaria.


fonte:http://www.balarm.it/autore/

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